Dalla V/verità al TU La Sua invisibile presenza 4. Le domande di Giuseppe e le risposte del professore

8 Dicembre 2019

 

 

Giovanni Ariano,

Presidente della Società Italiana di Psicoterapia Integrata (SIPI) e della Cooperativa Integrazioni

In questa serie di quattro articoli, rispondendo a delle domande di un lettore dei miei lavori, descrivo le molteplici accezioni del costrutto “verità” e della importanza avuta nella mia vita di clinico, di didatta e di ricercatore. La psicopatologia/antropopatologia e la psicoterapia come scienze della soggettività ed intersoggettività perdono di senso se si abbandona il costrutto di verità.

In questo quarto articolo rispondo alle domande di Giuseppe. Per facilitare il lettore, ristampo la lettera già pubblicata nel primo articolo. Nella prima risposta distinguo la certezza umana sempre superabile da una certezza assoluta. Nella seconda focalizzo la differenza tra il mondo in sé che non esiste e a cui abbiamo dato un valore assoluto (ontologico) ed il mondo intersoggettivo (ontico) che richiede di abituarsi ad una grammatica completamente nuova. La terza, attraverso il costrutto di inconscio, è una esercitazione nella grammatica intersoggettiva. 

 

n° 1 allegato disponibile: