Descrizione
DESCRIZIONE PRODOTTO
Questo lavoro, con i costrutti di “sintomo primario” e “sintomi secondari”, prende distanza dalla psicopatologia di tipo atomistico e quantitativo per ritornare alla tradizione europea della psicopatologia qualitativa.
Ciò permette di diagnosticare il 90% delle pazienti, considerate anoressiche dalla comunità scientifica, come persone con “problemi esistenziali”, che utilizzano il sintomo anoressico come “parola sociale”.
Inoltre permette una netta distinzione tra l’anoressia mentale e la bulimia, ritenendole patologie molto diverse tra loro per qualità e gravità. In più i costrutti di “corpo muto”, di “sentimenti non veri”, di “intelligenza meccanica”, di “distanza” tra “personalità meccanica di superficie” e “personalità caotica profonda”, fanno considerare l’anoressia una “psicosi rigida”.
Ciò permette all’Autore di proporre un modello di cura che richiede tempi, modi e scopi adatti a patologie molto gravi, superando il duplice vissuto che serpeggia tra i clinici: a. l’onnipotenza di alcuni e l’impotenza di altri; b. la difficoltà di trasformare l’impotenza di questi ultimi in un vissuto di realistica speranza.
Intervista a Giovanni Ariano:
http://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/01/11/lanoressia-mentale-intervista-a-giovanni-ariano/