Con sentenza n. 2421/2015 depositata in data 29/04/2015, riferita alla residenza psichiatrica Kairòs e al centro diurno psichiatrico Agorà della cooperativa sociale Integrazioni Cooperativa Sociale Onlus, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Prima, Estensore della decisione il magistrato Paolo CORCIULO) ha confermato il «criterio generale di continuità» storica, da cui «risultano avvinti» i «passaggi consecutivi» di cui è composta la parabola del «sistema di erogazione di prestazioni a carico del Servizio Sanitario Regionale da parte di privati», ribadendo in maniera netta e chiara il diritto-dovere delle strutture residenziali e semi-residenziali psichiatriche private, già esistenti ed eroganti «prestazioni» sanitarie «in favore di assistiti del Servizio Sanitario Regionale» della Campania e «con oneri finanziari a carico di quest’ultimo», a continuare a svolgere – in quanto rispondenti ai requisiti ulteriori di qualificazione di derivazione Regionale e a mente della verifica positiva dell’attività svolta e dei risultati raggiunti – la loro specifica missione psico-riabilitativa nei confronti di chi è malato di mente, quali comunità terapeutiche alternative all’abolito modello manicomiale in rapporto di accreditamento istituzionale con il medesimo Servizio Sanitario Regionale.
Tale pronunciamento del Giudice Amministrativo rappresenta una svolta epocale nel settore della salute mentale, che ha l’effetto di mantenere accesa, in ambito regionale campano, la candela della riabilitazione psichiatrica dal volto umano, la quale ultima rischiava seriamente di essere spenta per sempre da una lettura priva di alcun conforto dai/nei dati di fatto della «particolare situazione del comparto della sanità nella regione Campania» e «delle strutture operanti nel settore della salute mentale», insostenibile giuridicamente, censurabile «dal punto di vista della compatibilità costituzionale», ingiustamente restrittiva e aberrante delle norme di legge Regionali che regolano l’accesso alla prima fase del procedimento di accreditamento istituzionale cosiddetto definitivo.
All’esito di quanto ordinato dal Giudice Amministrativo all’Autorità Amministrativa, sull’Ente Regione Campania pesa, dunque, il dovere morale prima ancora che giuridico di dare piena e completa attuazione alla citata sentenza n. 2421/2015, «conformandosi ai» relativi «princìpi» come a una chiamata alla quale non può fare a meno di obbedire, se non vuole togliere pari dignità umana e sociale e piena cittadinanza ai soggetti sofferenti mentali e alle loro famiglie, minandone alla radice la libertà di scelta delle cure e il diritto di riconquista della vita al di fuori e in spregio di qualsivoglia variante della logica manicomiale.
In ciò, crediamo fermamente che l’inerzia o, peggio ancora, l’indifferenza ovvero la inottemperanza sarebbero un gravissimo e imperdonabile errore da parte dell’amministrazione sanitaria Regionale, che avrebbe così a decretare di fatto un’ingiustificata perdita di chance e la morte civile dei pazienti psichiatrici.
Questi i motivi, di non poco momento storico ed eccezionale gravità, per cui confidiamo altrettanto fermamente che il presente comunicato possa contribuire, insieme con tutte le altre iniziative e attività che potranno rendersi indispensabili od opportune, a tenere ben vive e vitali attenzione, vigilanza critica, concentrazione e responsabilità:
- degli assistiti e delle loro famiglie;
- di ciascun cittadino;
- dell’intero consorzio umano e civile;
- di tutte le formazioni sociali intermedie che hanno a cuore la difesa e la garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo;
- degli istituti culturali e scientifici, che incoraggiano e/o perseguono l’incarnazione in concreto nella prassi clinica delle conquiste del sapere;
- degli enti comunque rappresentativi delle istanze collettive di libero e realistico svolgimento della personalità dell’uomo in accordo con le sue specifiche condizioni e attese o aspettative di salute;
- dei soggetti politici e istituzionali, tra i quali certo non da ultimo l’Ente Regione Campania in quanto naturale destinatario delle statuizioni del Giudice Amministrativo che è chiamato, ora, ad eseguire,
intorno all’indifferibile urgenza, di salute e di civiltà, che il presente comunicato intende sollevare e condividere.
SIPI – Società Italiana di Psicoterapia Integrata – Integrazioni Cooperativa Sociale Onlus
Il Presidente Giovanni Ariano
Integrazioni Cooperativa Sociale Onlus
Struttura Residenziale Psichiatrica Kairos/Centro Diurno Psichiatrico Agorà
Il Direttore Sanitario Fernando Del Prete
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