10 Ottobre 2022: Giornata Mondiale della Salute Mentale
Il 10 Ottobre di ogni anno è riconosciuto come “La giornata mondiale della salute mentale”. È, inoltre, riconosciuta e supportata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e – attraverso la creazione di campagne e attività specifiche – si occupa di informare e generare consapevolezza e sensibilità nei confronti di queste tematiche.
La prima giornata fu celebrata il 10 ottobre 1992 per iniziativa di Richard Hunter, vice segretario generale della Federazione mondiale per la salute mentale. Nel 1994 venne introdotto un tema di riferimento, che cambia ogni anno.
Il tema di quest’anno è stato: “Make Mental Health & Well-Being for All a Global Priority” (“Rendi la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale”)
La Cooperativa Sociale Integrazioni Onlus, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, è stata costituita nel 1996 a Casoria, Napoli, da un gruppo di medici e di psicologi formati nella scuola di specializzazione in psicoterapia della Società Italiana di Psicoterapia Integrata – SIPI da sempre ha avuto una posizione chiara riguardo l’importanza della salute mentale.
La missione, distintiva e qualificante, di Integrazioni è quella di: “curare i pazienti psichiatrici, interrompendo la spirale della cronicizzazione e della “camicia di forza” farmacologica. La Cooperativa svolge questo suo obiettivo tramite i seguenti servizi:
La Residenza Sanitaria Psichiatrica – Kairos
Il Centro Diurno Psichiatrico – Agorà
La Casa Alloggio per persone con disagi psichici – Soteria
L’Ambulatorio di Consulenza Psicologica e Psicodiagnostica – CPP
Gli obiettivi principali per cui questa giornata è stata istituita e continua ad essere celebrata sono:
- 1. La sensibilizzazione verso il tema della salute mentale;
- 2. Combattere pregiudizi e discriminazione che, ancora oggi, affliggono questo tema;
- 3. Creare un’occasione di confronto e incontro non solo fra esperti del settore, ma anche con e fra le persone e la politica, al fine di far conoscere e creare sensibilità nei confronti delle tematiche inerenti alla salute mentale e alla sua importanza per il benessere di ciascun individuo.
- Perché è importante?
- L’importanza della Giornata mondiale della salute mentale risiede proprio negli obiettivi che essa stessa si pone. Solo imparando a conoscere questo tema e il valore che riveste nel benessere della persona, facendo informazione corretta e contrastando la stigmatizzazione che lo circonda, è possibile affrontarlo e fornire un aiuto concreto ed idoneo a tutti coloro che ne necessitano.
Nell’anno 2008 nasce la Casa Editrice Sipintegrazioni
Una prassi clinica che non si trasforma in riflessione teorica (= modello teorico), che non è “verificata/falsificata” dalla verifica scientifica si riduce a banale buon senso. Una teoria che non fa lievitare la realtà da cui è nata diventa orpello inutile.
La Casa Editrice Sipintegrazioni nei due settori (Psicoterapia/riabilitazione e Counselling) e nei rispettivi tre livelli (Specialistica, Monografie e Minima) ha lo scopo di:
⇒ stimolare i didatti e gli allievi alla riflessione teorica e alla ricerca scientifica sul msi;
⇒stimolare la conoscenza (diffusione del msi) a livello della comunità scientifica;
⇒far diventare i valori del msi lievito di speranza e salute per il sofferente mentale e di creatività innovativa per ogni uomo di buona volontà.
Di seguito ecco dei Titoli appositamente consigliati per la Giornata del 10 Ottobre. Sono disponibili nella sezione CASA EDITRICE del sito di SIPI INTEGRAZIONI.
Malati mentali non si nasce ma si diventa per la convergenza di una fragile predisposizione biologica (fattore biologico), di un contesto familiare e sociale negativo (fattore sociale) e di una caotica capacità di mentalizzare (fattore psicologico) che impedisce l’emergere della soggettività con le rispettive visioni del mondo e della loro condivisione intersoggettività. Nonostante i pregiudizi della inguaribilità della malattia mentale, si può invertire la rotta “dal manicomio alla riconquista della vita” nella misura in cui si realizza una psicoriabilitazione dal volto umano. Il farmaco diviene solo uno strumento momentaneo per aiutare il malato a prendere coscienza dei suoi problemi e il modo di affrontarli. Il lavoro di risanamento del contesto familiare e sociale in cui vive il paziente diventa indispensabile. La psicoterapia (individuale, di famiglia e di gruppo) diviene il luogo privilegiato per curare un modo di mentalizzare che permetta lo sviluppo di una sana soggettività e intersoggettività.
Malati mentali non si nasce ma si diventa per la convergenza di una fragile predisposizione biologica (fattore biologico), di un contesto familiare e sociale negativo (fattore sociale) e di una caotica capacità di mentalizzare (fattore psicologico) che impedisce l’emergere della soggettività con le rispettive visioni del mondo e della loro condivisione intersoggettività. Nonostante i pregiudizi della inguaribilità della malattia mentale, si può invertire la rotta “dal manicomio alla riconquista della vita” nella misura in cui si realizza una psicoriabilitazione dal volto umano. Il farmaco diviene solo uno strumento momentaneo per aiutare il malato a prendere coscienza dei suoi problemi e il modo di affrontarli. Il lavoro di risanamento del contesto familiare e sociale in cui vive il paziente diventa indispensabile. La psicoterapia (individuale, di famiglia e di gruppo) diviene il luogo privilegiato per curare un modo di mentalizzare che permetta lo sviluppo di una sana soggettività e intersoggettività.
W.R. Bion è uno degli autori più di rilievo della teoria delle relazioni oggettuali della corrente psicoanalitica. Può essere considerato un precursore del costruttivismo secondo cui l’organismo e l’ambiente sono coessenziali nell’emergere della salute e della malattia. La sua originalità è nell’aver creato una teoria della psicosi credendo nella “cura” di tale disturbo e considerando il paziente psicotico come una persona “diversa” ma non per questo incomprensibile, con una sua coerenza logica che rende possibile un incontro.
Soteria è un trattamento innovativo della schizofrenia fondato su un intenso accompagnamento umano in un ambiente rilassante e curativo. La teoria e la prassi, le esperienze cliniche decennali e i risultati della ricerca scientifica, riguardo a quest’approccio tanto affascinante quanto controverso vengono, in questa sede, presentati co precisione e chiariti criticamente sia dai diretti interessati sia da esperti esterni. “Soteria rappresenta, in ampi strati dell’opinione pubblica e del mondo scientifico, il simbolo di una psichiatrica “più umana”, terapeuticamente impegnata e attenta. Il suo approccio ha suscitato critiche feroci e approvazioni entusiastiche. È il suo fascino intrinseco che motiva tante persone a lavorare nel campo della psichiatrica e costituisce per queste persone che vi operano, accanto alla necessaria competenza specifica, l’essenza del loro lavoro. Da tanti anni la semplice esistenza di Soteria mantiene accesa la discussione, fruttuosa e al contempo controversa, su quale sia la forma migliore di trattamento della psicosi. Soteria, inoltre, è servita anche come utile opposizione al predominio degli interessi rappresentati dall’industria farmaceutica.” (Stefan Priebe, Professore di Social and Community Psychiatry, Londra).
L’impegno del GRUPPO SIPINTEGRAZIONI non si ferma però ai servizi e alla divulgazione tramite la Casa Editrice, tutto il lavoro si basa sul Modello COSTRUITO da Giovanni Ariano che trova la sua diffusione tramite STRUTTURE CLINICHE E LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE.
Nel 1984 nasce la SIPI Società Italiana di Psicoterapia Integrata. E’ un’associazione scientifico-culturale senza fini di lucro. Ha lo scopo di applicare il Modello Strutturale Integrato (m.s.i.) alla psicoterapia dei pazienti psicotici, borderline e nevrotici e, più in generale, alla prevenzione attraverso la formazione dei professionisti delle scienze umane.
Il malato mentale ancora oggi spaventa. La società ha inventato diversi modi di segregarlo: si è passati dalla camicia di forza fisica (= segregazione manicomiale) alla camicia di forza chimica (= malati-zombi che circolano nelle città). E’ difficile considerare il malato mentale come persona da incontrare; più che provare a salvare la sua complessità di essere umano, siamo portati a ridurlo a malato biologico da curare con farmaci o a disadattato sociale di cui prendersi cura con interventi assistenziali.
Non si crede nella possibilità di costituirlo soggetto capace di visioni del mondo in base alle quali agire liberamente e responsabilmente.
Il prof. Giovanni Ariano quando nel 1976 ha cominciato a lavorare con i pazienti psichiatrici, si è trovato di fronte ad un bivio: “Trattarli come malati o soggetti da incontrare?”. Ha optato per la seconda ipotesi.
Ciò gli ha permesso di mettere a punto un modello di cura che integrando il fattore psicologico, biologico e quello sociale ha reso possibile tale incontro, trasformando la sofferenza mentale in dolore per la crescita. Descrivere le tappe della storia del gruppo di ricerca, aiuta nella comprensione della sua mission.