S I P I
Società Italiana di Psicoterapia Integrata
Corso annuale di supervisione per operatori psico-socio-sanitari per l’infanzia e adolescenza
Corso teorico/pratico
80126 CASORIA (Na)
Via Pio XII, 129
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Sipinfanzia
Chi si prende cura dell’altro
rispettandone la soggettività
diversificante
è padre e madre
oltre la biologia
G. Ariano
- Premessa
In una società evoluta il concetto di bisogno primario del minore, nato in un contesto svantaggiato, si è trasformato radicalmente. Dalla semplice preoccupazione di “sfamarlo” e procurargli un alloggio per toglierlo dalla strada, si è passati a volergli procurare un “cibo umano”: relazioni umane stabili ed emotivamente facilitanti; stimoli culturali che permettono il recupero del disagio subito e lo sviluppo della maggior parte delle sue potenzialità; una “casa” che possiede le funzioni/qualità necessarie ad una crescita umana serena ed integrata.
Una relazione emotivamente matura, stabile nel tempo, e consapevole dei problemi dei partner in relazione e delle strategie adatte ad affrontarli, costituisce il pilastro portante, senza il quale l’edificio crolla. Il minore con cui l’educatore entra in relazione è fondamentalmente un corpo in relazione (0-12 mesi), un corpo/emotivo in relazione (12-24 mesi), e successivamente è un corpo/emotivo/fantastico/razionale in relazione. Il minore è un Bambino che richiede un Genitore che sa prendersi cura di lui; che sappia guidarlo nella scoperta delle sue potenzialità, per farlo diventare una struttura forte che possa inserirsi nel mondo, in modo più ricco e creativo.
L’educatore quindi, nell’entrare in relazione col minore deve saperlo fare in tutti i linguaggi d’esistenza (corporeo, emotivo, fantastico, razionale), in tutte le posizioni esistenziali (Genitore/Adulto/Bambino) sia in modo spontaneo che riflesso, così da poter creare una relazione educativa efficace e, se necessario, anche riparatrice alle relazioni disfunzionali sperimentate dal minore.
L’operatore che lavora con l’infanzia e l’adolescenza entra sia in relazioni duali (educatore/minore; educatore/familiare del minore; educatore/educatore; educatore/esperto) e gruppali (educatore/gruppo di minori; educatore/gruppo degli educatori; educatore/équipe educante), che istituzionali (scuola, parrocchia, gruppi educativi, agenzie sociali, quartiere, città). Egli deve imparare a muoversi in modo adulto e responsabile tra le dinamiche che nascono nella diverse tipologie di relazioni e gestire gli influssi e i condizionamenti che esse subiscono dal contesto culturale in cui sono immerse.
E’ opinione comune in medicina, meno in psicologia, che una diagnosi ed un successivo intervento di cura quanto prima vengano effettuati tanto più veloci e duraturi saranno i risultati. Questa è la forza della prevenzione, che in salute mentale acquista un valore altissimo: piccoli disfunzioni comportamentali in un bambino di 3 anni possono diventare “sintomi importanti” nella vita intrapsichica e relazionale già all’età di 10 anni.
Tutto questo fa credere fermamente che un intervento, sia preventivo che psico-riabilitativo già nella prima infanzia, non vada praticato solo sul singolo ma sull’intero sistema relazionale del bambino (famiglia, insegnati, educatori, allenatori sportivi e gruppo di coetanei).
Lo specifico di tale intervento non è quello di sostituirsi agli adulti di riferimento (genitori, insegnanti, educatori) ma di insegnare gli interventi giusti sia per migliorare le competenze nelle varie aree del sé sia per modificare le relazioni non sane.
- Finalità generali del corso
La finalità ultima è quella di ridurre la sofferenza psichica. Per ottenere ciò, Sipinfanzia si propone di integrare diverse figure professionali e diversi livelli d’intervento con l’obiettivo di: a. migliorare la professionalità degli operatori del settore-infanzia e adolescenza, b. sviluppare un modello operativo ed organizzativo efficace ( = ricerca, sperimentazione e confronto tra modelli), c. creare una sensibilità sociale ed una cultura orientate all’integrazione ed al sostegno del disagio (= sensibilizzazione), d.fornire strumenti di intervento alle figure che operano nell’infanzia e adolescenza nel settore preventivo ed educativo.
- Obiettivi
Il corso si prefigge tre obiettivi: - Maturazione teorica (sapere); b. Maturazione personale (essere); c. Maturazione tecnica (fare).
- Maturazione teorica (sapere)
I partecipanti saranno aiutati a riflettere sulla specificità e molteplicità delle problematiche che sorgono nell’uomo lungo il primo ciclo vitale (= infanzia, prima e seconda adolescenza) sia nello sviluppo sano che patologico; sulle problematiche connesse al rapporto di ogni individuo con i gruppi di appartenenza (= fratelli, genitori, compagni, superiori) e con le istituzioni sociali (quartiere, parrocchia, scuola, gruppi di aggregazione, ecc.).
- Maturazione personale (essere)
I partecipanti saranno aiutati ad accrescere la propria consapevolezza rispetto al loro tipo di struttura psicologica, in modo da poter focalizzare pregi e limiti che potrebbero influenzare, positivamente e negativamente, le dinamiche interpersonali che sorgono nella relazione educativa.
- Maturazione tecnica (fare)
I partecipanti saranno indirizzati ad esercitarsi sugli atteggiamenti di empatia e congruenza, atteggiamenti indispensabili in ogni rapporto che voglia rispettare l’individualità del minore e del collega con cui si lavora. Inoltre, intende fornire competenze specifiche necessarie per lavorare con minori con storie di disagio familiare di tipo socio-psicopatologico e collaborare con gli esperti, necessari in un simile intervento.
Offre la possibilità di esercitarsi sulla lettura del corpo e sui giochi/esercizi più adatti per ogni tipologia di bambino in ambito educativo e psico-riabilitativo.
Fornisce strumenti di lavoro agli insegnanti di sostegno che lavorano in un rapporto uno/uno con varie tipologie di disabilità.
- Le materie del corso
- Maturazione teorica (sapere):
- Psicologia evolutiva; Il m.s.i. applicato alla psicologia evolutiva;
- I cicli di vita infanzia e adolescenza. La divisone in macro e micro-cicli. Lo specifico di ogni macro e micro ciclo;
- Il m.s.i. nella relazione duale, triangolare e di gruppo;
- La relazione duale educatore/minore secondo il m.s.i.;
- Il m.s.i. e le dinamiche familiari del minore in difficoltà;
- La psicopatologia evolutiva integrata: le varie tipologie di bambino e le strutture fondamentali in funzione della relazione educativa e di cura;
- L’evoluzione delle varie patologie negli stadi evolutivi;
- L’équipe educativa e curante: ruoli, competenze ed integrazione.
- L’educatore e lo sviluppo dell’identità sessuale del minore;
- Conoscere la complessità del lavoro in infanzia e adolescenza;
- La complessità del mondo adolescenziale e i cambiamenti che impone la cultura.
- Maturazione personale (essere)
- Saper essere consapevoli delle reazioni emotive-corporee che le varie tipologie di bambini e/o adolescenti possono produrre;
- Imparare a colloquiare con un gruppo di lavoro.
- Maturazione professionale (fare):
- Conoscere l’importannza della diagnosi differenziele: tra patologie ad origine organica, patologie di tipo psicopatologico, patologie che rientarno nei disturbi dello spettro autistico;
- Conoscere le tecniche di empatia e congruenza e quando poterle utilizzare;
- Conoscere come avviene la presa in carico di una patologia grave dell’infanzia: l’equipe di lavoro;
- Conoscere il trattamento corporeo del m.s.i.: le principali tecniche corporee utili a seconda del ruolo che si ricopre;
- Saper progettare e attuare interventi educativi e riabilitativi con figure professionali diverse;
- Conoscere le patologie più frequenti che un insegnante/educatore può incontrare;
- Conoscere le tecniche e gli strumenti pedagogici più usati in ambito educativo-scolastico per le patologie più comuni dell’infanzia;
- Conoscere le varie tecniche grafiche e visive come strumenti del lavoro dell’educatore;
- Il linguaggio della fantasia: come e quando usarlo nell’infanzia sia nell’ambito educativo che nella cura;
- Conoscere l’impatto che ogni patologia può avere all’interno della classe e della famiglia;
- Imparare a progettare piani educativi individualizzati e d’inserimento nella classe con lo staff-insegnati e con altre figure che lavorano con il bambino.
La parte riguardante le tecniche sarà caratterizzata da una partecipazione attiva attraverso l’uso di simulate, role-play, analisi dei casi, confronto di gruppo, video ecc.
- Struttura e metodologia dei moduli
Ogni modulo prevede:
- due ore di teoria (presentazione del m.s.i., delle patologie, delle metodologie d’intervento)
b. due ore di supervisione di casi (presentazione del caso da parte del corsista, visione video o caso dal vivo, discussione in gruppo, progettazione del piano educativo)
c. un’ ora di lavoro sul controtransfert del gruppo rispetto ai lavori seguiti.
- Tempi
Un incontro quindicinale di 5 ore per 10 mesi (Tot 100 ore).
- Iscrizione
L’iscrizione seguirà l’ordine prioritario di arrivo alla domanda di partecipazione. Il numero massimo è di 20 unità.
- A chi è rivolto
Psicologi, educatori, educatori di Comunità, insegnanti, insegnanti di sostegno, psicomotricisti, logopedisti,operatori per l’infanzia, istruttori sportivi.
- Docenti
Annarita Lanzara (Psicoterapeuta, Didatta in formazione Sipi)
Francesca Mastrolia (Psicoterapeuta, Didatta in formazione Sipi)
Carmen Russo (Psicoterapeuta, Didatta in formazione Sipi)
- Direttore del Corso
Amina Bisogno (Didatta Sipi)
- Supervisore del corso
Giovanni Ariano (Direttore Sipintegrazioni)
- Costi
100,00€ al mese + iscrizione all’intero corso 150,00€